1.11.06

A proposito d'invadenza

Saluto il ritorno nelle aule della Scuola Politecnica di Design con un inquietante post tratto dal giapponese pingmag.

Nel frattempo, in questi mesi mi è capitato di approfondire il tema, di continuare a studiare, fare ricerca, cercare di capire e/o interpretare quanto sta succedendo al magico mondo della pubblicità.

Ho partecipato a frettolose messe funebri dell'advertising tradizionale e ad ingenui party per festeggiare il cosiddetto marketing non convenzionale.

Ma come si chiamerà poi?

Ogni volta mi sono ritrovato a parlare di individui, user, conversazione, rete.

E mentre avevo la netta sensazione di essere apprezzato dalla platea di turno, mi è sempre restato il sospetto che i colleghi relatori sorridessero con malcelata diffidenza.

Che si trattasse di advertiser tradizionali o guerriglieri dell'ultima ora, è come se nessuno riuscisse a chiudere il cerchio sul destinatario di ogni messaggio.

Io ho ripreso a parlare con i nuovi studenti del master spd.

Provo anche quest'anno a parlare di advertising per come lo si fa oggi e per come, speriamo, possa evolvere domani. E anche quest'anno, insieme a loro, riprendiamo a pubblicare su Invad un po' di deliri fantapubblicitari.

Ho già intravisto qualcosa di molto, molto intrigante.

P. I.