Critical Ad
Se ne parla da un po'.
In Francia e in Belgio c'è un movimento di giovani consumatori che compie azioni di sabotaggio contro le pubblicità che insultano le più elementari regole di buon senso e buon gusto.
In Giappone abbiamo avuto notizia di un'attività analoga, compiuta con simpatici sticker posizionati sui poster delle pubblicità cittadine.
Insomma, da Vance Packard al sindaco di San Paolo che abolisce le affissioni in città, abbiamo assistito ad iniziative più o meno eclatanti per addossare alla pubblicità tutti i mali del mondo.
L'altro giorno in metropolitana a Milano, ho notato uno sticker su un'affissione nostrana.
Il giorno dopo, a un'altra fermata, lo stesso sticker su un altro manifesto (anche questo non esattamente un campione di creatività...).
Sta arrivando anche in Italia l'onda anomala del critical ad?
P. I.
In Francia e in Belgio c'è un movimento di giovani consumatori che compie azioni di sabotaggio contro le pubblicità che insultano le più elementari regole di buon senso e buon gusto.
In Giappone abbiamo avuto notizia di un'attività analoga, compiuta con simpatici sticker posizionati sui poster delle pubblicità cittadine.
Insomma, da Vance Packard al sindaco di San Paolo che abolisce le affissioni in città, abbiamo assistito ad iniziative più o meno eclatanti per addossare alla pubblicità tutti i mali del mondo.
L'altro giorno in metropolitana a Milano, ho notato uno sticker su un'affissione nostrana.
Il giorno dopo, a un'altra fermata, lo stesso sticker su un altro manifesto (anche questo non esattamente un campione di creatività...).
Sta arrivando anche in Italia l'onda anomala del critical ad?
P. I.
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