ciao, gabriele da bologna l'avevo già vista, ma non ci avevo mai pensato sotto queso aspetto. In effetti è un tantino tosta, ma non prevarica il livello di decenza. Cero potremmo trovarci a prendere delle secchiate d'acqua in mezzo alla strada da gente che urla "vieni alla acquafan!!, ma se ogni tanto non si provoca e si rimane negli schemi... qualcuno che esagera, secondo me, ci vuole
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2 Comments:
ciao, gabriele da bologna
l'avevo già vista, ma non ci avevo mai pensato sotto queso aspetto. In effetti è un tantino tosta, ma non prevarica il livello di decenza. Cero potremmo trovarci a prendere delle secchiate d'acqua in mezzo alla strada da gente che urla "vieni alla acquafan!!, ma se ogni tanto non si provoca e si rimane negli schemi... qualcuno che esagera, secondo me, ci vuole
gabriele, concordo sulla necessità della provocazione, il rischio è che questa diventi mainstream...
la pubblicità dovrebbe comunicare, coinvolgere, servire, informare, spettacolarizzare, ingaggiare, intrattenere...
provocare no. perché la pubblicità appartiene al quotidiano delle persone e se tutti cominciassimo a provocare...
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