30.11.09
Gli studenti SPD del corso di quest'anno mi sembrano in splendida forma e hanno capito perfettamente lo spirito di Invad. Lo dimostra questa splendida idea di Irene Osorio.
Umbrellas are like cars: more than one person can fit inside.
Share your umbrella.
Don't worry if it rains and you left your umbrella at home.
Someone will share with you.
NeoAd again.
Ancora una provocazione di Andrea Cerrato,
che vuole brandizzare a tutti i costi le nostre nursery... ;-)
28.11.09
Segnaletica
Negli Stati Uniti si usa moltissimo pubblicare sui quotidiani le foto segnaletiche degli arrestati.
Ed ecco come Federica Gandolfo ricava un improbabile (speriamo) nuovo spazio media, andando a brandizzarle.
23.11.09
Sotto la doccia
Marta Giulia Pellò invade le nostre docce (o quelle di palestre, centri sportivi, hotel) proponendo un insolito accessorio idraulico, personalizzato...
15.11.09
13.11.09
NeoAd?
In un post di qualche tempo fa avevamo già visto la provocatoria ipotesi di brandizzare gli ospedali con modalità abbastanza curiose.
Andrea Cerrato, uno studente del master di quest'anno mi propone una suggestione pubblicitaria ancora più invadente...
10.11.09
Non date da mangiare ai piccioni
I ragazzi del master di quest'anno mi sembrano davvero scatenati.
Qui una suggestione di Onofrio Magro.
8.11.09
Attualità discutibile
Il tema è sicuramente d'attualità.
Il crocifisso è da tenere o meno all'interno delle nostre aule scolastiche?
La risposta arriva direttamente da una studentessa di quest'anno,
Federica Gandolfo che pubblica su Invad un crocifisso brandizzato.
5.11.09
Anno nuovo
E' appena ripreso l'anno accademico alla Scuola Politecnica di Design di Milano, è dopo la prima lezione ricevo due provocazioni per Invad davvero molto pertinenti.
La prima è l'utilizzo dei Karaoke, con "banner" che sostituiscono le parole delle canzoni per tutte quelle volte che una brand si è guadagnata un brano musicale. Credo che in Giappone un'idea così possa spopolare... ;-)
La seconda è un'affissione "ciclistica" davvero molto intrigante che forse potrebbe aiutare la casse dei circuiti di Bike Sharing comunali.
Grazie a Fabio Secci