25.5.07

Invad chiude per ferie








Forse capiteranno post sporadici, sonnolenti e pigri come la canicola.
Ma più probabilmente aspetteremo il ritorno a scuola di una nuova classe di futuri pubblicitari.
A cui racconterò come l'advertising stia cambiando pelle, nel bene e nel male.

Nel bene, quando la pubblicità diventa comunicazione, o "people oriented", per dirla con il titolo di due bei libri.

Nel male, quando invade sempre nuovi spazi, inventando media inediti e pervasivi.

Ed è proprio questo che Invad continuerà a denunciare.

Dopo un periodo di meritato riposo.

;-)

A presto,

P. I.

9.5.07

Usciamo a testa alta











Ci abbiamo creduto e sperato, e ce la siamo giocata sul filo del rasoio.

Usciamo dal marketing blog playoff 2007 con un risultato di misura che conferma la bontà del nostro progetto.

Complimenti a doubleBblog che si prepara a un "derby terribles" con l'ottimo miozioblog.

Noi si continua a postare l'advertising che non vorremmo mai vedere e che sempre più spesso ci capita di incontrare...

P. I.

8.5.07

Pubblicità catenaccio























Quelli di Tcomm parlano di "courtesy notes" e chi ha provato a parcheggiare le sue due ruote in un qualsiasi punto del centro di Milano ha sicuramente trovato, al suo ritorno, un simpatico pendaglino con la pubblicità d'ordinanza.

Simpatici, carini, ben fatti, forse un po' abusati, ma per nulla sconvenienti.

Ecco perché quando una studentessa incontrata durante un seminario ci ha inviato questa provocazione, abbiamo deciso di pubblicarla.

Si tratta di usare ancora le moto parcheggiate, ma in modo più invasivo e intrusivo.
Un'azione di stickering sufficientemente sfacciata e strafottente, per entrare a pieno titolo tra le profezie di Invad.

Iniziamo il conto alla rovescia e aspettiamo una nuova coincidenza?

Paola Ogliari

7.5.07

Smile Ad

Questa volta non si tratta di studenti della Scuola Politecnica di Design di Milano e neanche di qualche giovane creativo incontrato durante workshop e seminari.

Questa volta siamo di fronte alla provocazione improbabile (?) di una seguitissima giovane blogger, prossima alla laurea in scienze della comunicazione, aspirante copy e tifosa delle intuizioni di Invad.

Roberta ci manda un suo pensiero accompagnato dall'obbligatorio rendering a commento:

"Vista la moda dei brillantini sui denti, ho pensato che proprio i denti potessero diventare un nuovo terreno di conquista della pubblicità, una nuova forma 'face2face' di comunicazione a cui sarebbe praticamente impossibile voltare la faccia..."











Roberta Collina
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P.s. La memoria mi riporta una bellissima pagina pubblicitaria, in cui una brand vestiva uno splendido sorriso con un virtuosismo di photoshop firmato dalla coppia Cernuto/Pizzigoni nell'era Pirella.










Ma non ha nulla a che vedere con il guerrilla odontoiatrico funestamente immaginato da Roberta nell'era dell'advertising prossimo (s)venturo.

5.5.07

Marketing Blog Playoff - Siamo agli ottavi!!






Gli studenti si sentono un po' come Nikka Costa al Festival di Sanremo. C'è incredulità, soddisfazione ed entusiasmo.

Anche quelli dello scorso anno, protagonisti dei post 2006, scrivono, fanno il tifo e alcuni di loro si dicono pronti a tornare in Italia per difendere con i denti l'avanzata di Invad sul tabellone.










Intanto è doveroso l'onore delle armi per le attentissime Gatte di Via Plinio, ma soprattutto un audace guanto di sfida gettato con nobile cavalleria sui monitor di DoubleBblog.

Loro sono gli Enfants Terribles, quelli che hanno appena sconfitto l'Armando Testa nella gara Chinò, insieme a Mr White di Ebola Industries, quelli che hanno fatto del viral video una ragion d'essere.

Insomma, due contro uno. Una coppia di guru contro un battaglione di Gianburrasca.

Ma noi, come novelli Don Chisciotte della Mancia siamo armati di tutto punto.

Abbiamo scudi grandi come una visione.
Lunghe lance affilate che pungono e allontanano.
Incoscienza e disperazione a muovere la nostra tenzone.

Fatevi sotto, che noi si vuole duellare.

;-)

P. I.

4.5.07

Porco cane.

Un anno fa su Invad.

















Un recentissimo post di Roberta, unito a quelli di altri attenti osservatori come Spotanatomy, impongono una riflessione sulla nostra autocritica dell'invasività pubblicitaria e su una serie di mostruose coincidenze che ci attraversano il passo.
















Sotto l'insegna di Invad visioni fantapubblicitarie che vorrebbero indicare a giovani creativi e studenti il confine di non ritorno, un'insolita palestra d'idee per allenare la creatività nel contesto diretto delle nuove forme di advertising, con la consapevolezza di tutti i rischi che queste comportano.

Fuori dai nostri computer, invece, continua la frenetica ricerca alla conquista di nuovi spazi e, come moderni rabdomanti dei nostri giorni, i pubblicitari di mestiere s'industriano per presidiare nuovi punti di contatto con i "consumatori", spesso in barba alle più normali logiche di buon senso e permissività di chi riceve il messaggio.

Il principe Salina ne Il Gattopardo diceva che "bisogna cambiare tutto affinché nulla cambi", vuoi vedere che - per alcuni - il celebratissimo Advertising 2.0 si muove secondo le logiche intrusive e interruttive del secolo scorso?

P. I.

3.5.07

Noi ve l'avevamo detto

Era maggio 2006 e uno studente pronosticava (a questo punto mi sembra il verbo più giusto, per parlare delle nostre visioni) che in un futuro prossimo venturo le pompe di benzina avrebbero ospitato una qualche forma di pubblicità.









Puntualissimi, nello stesso periodo, gli amici di Spotanatomy dedicano un post alle pompe sponsorizzate. Ma chi poteva immaginare che solo pochissimo tempo dopo, ancora da Spotanatomy, avremmo saputo che la nostra infausta profezia di una una nuova invasione pubblicitaria è già realtà?

2.5.07

Morbide coincidenze

Devo all'attenzione di Roberta - Lo direi così - e degli amici di Spotanatomy, la segnalazione di una nuova divertentissima coincidenza.

Entrambi i blog, infatti, segnalano la campagna ambient di un'agenzia cilena che sembra clonare la visionaria intuizione di una studentessa che proprio all'inizio di quest'anno immaginava un'improbabile campagna autostradale...

Sinceramente, non so se essere contento di quanto questi ragazzi riescano a percepire, intuire e mettere in scena la sfrontatezza delle nuove forme di advertising, o se preoccuparmi per la serie di coincidenze che confermano l'attuale pervasività onnivora del nostro mestiere.

La buona notizia è che Invad e i suoi studenti non si tirano indietro, il gioco si fa un po' più difficile, perché spazi vergini ne restano davvero pochi. Ma noi ci si prova.

Senza tradire lo spirito riflessivo ed autocritico che è alla base di questo progetto, fino a quando lo spamming urbano ci seppellirà.

P. I.

1.5.07

Sulla pagella

E' ancora una studentessa a immaginare una nuova invasione fantapubblicitaria.

Una giovane art director del master 2005/2006 aveva immaginato così l'irruente presidio delle marche nel mondo della scuola (più di quanto già non accada).

Un anno dopo, chi studia pubblicità e si confronta con la mobilità dei "target" più ambiti e sfuggenti, provoca attraverso la suggestione di un inedito spazio media, sempre a scuola...










Speriamo resti una provocazione.

Elena Di Lernia