30.3.08

Ma noi si scherzava

Due anni fa una mia studentessa raccoglieva perfettamente la provocazione di Invad e immaginava un messaggio pubblicitario che arrivava a profanare il muro del pianto.














Due anni dopo, ahimè, una nuova coincidenza conferma che le nostre visioni possono diventare funeste premonizioni...


P. I.

2 Comments:

Blogger Unknown said...

Finchè è un'esercitazione da scuola ci può stare... ma nella realtà mette i brividi. Ma un cavolo di codice etico questi non ce l'hanno?!? mah...

1:04 PM  
Blogger Iabicus said...

Pensa Baldo che l'esperimento di Invad parte già dal presupposto etico di "non ritorno". Le provocazioni degli studenti, infatti, sono volutamente spazi non ancora toccati dall'advertising che, nel momento in cui vengono rappresentati, ne denunciano l'invadenza e la follia. Appunto.

Consola il fatto che al prossimo ricambio generazionale (forse) avremo pubblicitari migliori.

P. I.

6:55 PM  

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